Un’altra romana, Monica Melani, direttrice del Centro Culturale Mitreo Iside, risponde con Totem o reliquia, acquarello realizzato con la tecnica melAjna, creata da Monica stessa con il gocciolamento di colori in uno strato di acqua, circondato da una cornice di panno. Con tale tecnica l’artista riesce a ottenere conformazioni varie che spesso tendono a morfologie organiche, poi definite meglio con interventi appropriati, com’è in questo caso, in cui i risultati sono di evidenza vaginale, sia all’interno del riquadro che negli echi visivi iterati nei bordi che l’incorniciano.
Mostra Collettiva Nazionale dal 4 al 26 maggio 2019

04/05/2019

Mostra Collettiva Nazionale dal 4 al 26 maggio 2019

a cura di Giorgio Di Genova

Autobiografia di una Donna di Monica Melani Intorno ad un teatro dal forte impatto comunicativo che si avvale di uno squarcio della carta sezionato da fili di raffia, l’artista ricompone vibrazioni balenanti e sprazzi di magici cromatismi, quali proiezioni mentali dell’io femminile, affiancati a realizzare una sequenza di ingredienti guizzanti fino a comporre una cornice ove la prospettiva è pressoché negata. Monica Melani, infatti, con ripetute aggiunte o rimozioni di elementi di dimensioni eterogenee attua, prima una “frammentazione” intima della superficie libera disponibile, per poi recuperare lo spazio della memoria.
La diversità del Femminile

08/03/2019

La diversità del Femminile

Opere in mostra di Carlo Roberto Sciascia

[...]Ben più coinvolgente è il “metodo me- lAjna®”, inventato da Monica Melani, con- sistente nel far gocciolare colori liquidi in uno strato di acqua contornato da un panno. I risultati sono energetiche ag- gregazioni di colori, molto variate e libe- re, che, allorché l’artista procede con una persona con cui si rapporta direttamente, dà un “Ritratto Energetico”, per utilizzare una sua definizione, mentre, allorché l’o- pera è frutto di una ricerca di personale autointrospezione, restituisce conforma- zioni allusive di elementi somatici, di ani- mali ed altro, poi meglio definiti dai po- steriori interventi di Monica. Le possibilità di combinare tali risultati sono alquanto diverse, com’è quando l’artista li inserisce con uno specchio all’interno di un cerchio in ferro (Graal, 2004) ed ancor più quando ne dispone in installazioni più di uno as- sieme ad un monitor led (Il Ritratto Ener- getico. Guardarsi dentro per realizzarsi fuori, 2017). Per la Melani l’arte aiuta a re- alizzarsi e a conoscersi e ne è consapevo- le a tal punto da essere convinta che aiuti ad entrare in contatto con la multiversa realtà. Certamente fare arte è sempre un’auto- analisi. Ma per la maggior parte dei casi gli artisti non ne sono pienamente consa- pevoli. Molti confessano attaverso le loro opere i più profondi convincimenti sia esistenziali che sociali e perfino politici, per cui il loro operare è una sorta di diario. Giorgio Di Genova|[…]Even more engaging is the “melAjna® method”, invented by Monica Melani, that consists of making drip watery colors on a layer of water sorrounded by a rag. The resulsts are made by very varied and free energetic groups of colors, when the artist works with a person to whom she directly relates, they create an “Energetic Portrait”, to use the artist’s definition, but, when the painting is the result of a research of a self-analysis, it gives back evocative shapes of somatic elements, of animals and more, that are better defined by Monica’s later work. The possibilities to combine these results are different, as when the artist insert them in an iron circle with a mirror (Graal, 2004) and more when she organizes more than one together in an installation with a led monitor (The Enrgetic Portrait. Looking inside to realizing outside, 2017). For Melani, art helps realizing and knowing themselves, and she is so sure about it that she’s certain that her art helps to put into contact with the multiverse reality. Making art is surely always like self-analysis. But, in the majority of cases, artists are not fully aware of that. Lots of them confess their deeper existential, social and even political convictions through their pieces, so their work it’s a sort of a diary.[…] Giorgio Di Genova. [...]Monica Me- lani, attiva e dinamica organizzatrice al Mi- treo di Roma, nel cui centro sono ormai tre anni che si organizza la mostra degli artisti presenti sul volume, spazia nei vari cam- pi dell’arte, ma è, soprattutto, conosciuta per avere inventato il metodo “MelAjna”, che considera il colore non solo in senso puramente fisico, ma nella sua Essenza di Luce. “L’opera, scrive Giorgio Di Genova, è frutto di una ricerca di personale autointro- spezione, restituisce conformazioni allusi- ve di elementi somatici, di animali e altro, poi meglio definiti dai posteriori interventi di Monica”. Maurizio Vitiello|[…]Monica Melani is the active and dynamic organizer at Mitreo of Rome, in which center she organizes the exhibitions of the artists that are on this catalogue from three years. She works in various fields of art, but she’s known above all for having invented the melAjna® method, that considers the color not just in its physical sense, but in its Essence of Light. Giorgio di Genova says : “the painting is the result of a research of a self-analysis, it gives back evocative shapes of somatic elements, of animals and more, that are better defined by Monica’s later work.” […]Maurizio Vitiello.
Percorsi d'Arte in Italia 2018|2018 Artistic Paths in Italy

27/07/2018

Percorsi d'Arte in Italia 2018|2018 Artistic Paths in Italy

Volume a cura di Giorgio Di Genova, Carlo Franza e Enzo Le Pera.|Catalogue edited by Giorgio Di Genova, Carlo Franza and Enzo Le Pera.

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